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Antonio Vangelli
Biobibliografia di Antonio Vangelli
 

1917
Antonio Vangelli de Cresci nasce il 24 febbraio a Roma, al centro di Trastevere, da genitori romagnoli. La sua famiglia aristocratica conta illustri personaggi come il fisico Evangelista Torricelli (1608-1647) e un Vangelli patriota imprigionato per i moti risorgimentali del 1831, il cui nome è in epigrafe a una lapide del monumento a Vittorio Emanuele II.

Il padre, Emidio (1871-1949), pittore e architetto, era nato a Meldola, un paese dell’entroterra forlivese. Fu amico di Gabriele D’Annunzio, Marcello Piacentini, Giulio Aristide Sartorio, Armando Spadini; in pittura sperimentò tecniche originali. Alcune sue opere sono presenti a Forlì (un affresco sull’abside della chiesa di Villa Pianta raffigurante l’Assunta, e un olio su tela nella sacrestia del Duomo rappresentante la Sacra Famiglia).

La madre, Astrea Civirani (1876-1958), figlia di un ingegnere ferroviario, era nata a Cesenatico. Rimasta orfana di madre alla nascita, fu allevata dagli zii materni a Forlì. Sposatasi con Emidio, si trasferiscono a Roma. Antonio Vangelli è ultimo di dieci figli. Tre fratelli muoiono alla nascita. Come i quattro fratelli e le due sorelle (la sua è famiglia di pittori, architetti, scultori e musicisti), è interessato all’arte, alla pittura in particolare, ed è proprio in seguito a una conversazione con il padre che Antonio decide d’intraprendere questa strada.

1930-1936
A Roma operano due gruppi artistici: quello della Scuola di via Cavour (Scipione, Mario Mafai, Raphaël) e quello della Scuola romana (Marino Mazzacurati, Roberto Melli, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Pericle Fazzini, Fausto Pirandello, Alberto Ziveri). A proposito della mostra Peintres romains a Parigi, nel 1933, il critico Waldemar George parla per la prima volta di “Scuola romana”. Alla mostra erano presenti Capogrossi, Cavalli, Cagli e Sclavi. La ricerca della Scuola romana è interamente proiettata verso l’esplorazione dell’idea del “primordio”, mentre quella della Scuola di via Cavour si occupa del movimento neoespressionista.

1936-1938
Compiuti gli studi, sotto la guida del padre e dei fratelli – Pier Gabriele, scultore, e Alessandro, pittore – Antonio Vangelli incomincia il suo percorso nella pittura.

1938-1940
Frequenta l’ambiente culturale di “Roma Fascista”, con Giacinto Spagnoletti, Ruggero Jacobbi, Giorgio Caproni, Carlo Betocchi, Alfonso Gatto, Umberto Milani, Gino Severini e altri.

1940-1945
Incomincia la serie delle opere Il Circo e Le Maschere.

1941
Esce un suo disegno sulla rivista mensile di letteratura, “Lettere d’oggi”, diretta da Giambattista Vicari.

1942
Il romanzo di Cesare Pavese, La spiaggia, esce con un’illustrazione in copertina di Antonio Vangelli.
Giacinto Spagnoletti pubblica su “Fiamma” il saggio Vangelli o della grazia.

1943
Le opere di Antonio Vangelli, Emilio Vedova, Giulio Turcato vengono esposte nella mostra La pittura cambia pelle, alla Galleria La Campana di Roma.
Illustra la copertina del romanzo di Libero Bigiaretti, Esterina.

1943-1944
Frequenta “Casa Mazzullo” (dove, la domenica, si riunivano artisti e letterati, tra cui Giuseppe Ungaretti, Leonardo Sinisgalli, Cesare Zavattini, Renato Guttuso, Giovanni Stradone, Marcello Venturoli, Moroello Morellini.

1944
Viene allestita una mostra d’arte al Collegio Romano. Vangelli è presente con Gino Severini, Roberto Melli, Mario Mafai, Franco Gentilini, Giulio Turcato, Renato Guttuso, Giovanni Stradone, Fausto Pirandello, Luigi Montanarini, Aldo Natili, Sante Monachesi, Giovanni Omiccioli, Toti Scialoja, Orfeo Tamburi, Domenico Purificato.

1945

Mostra dei pittori Stanislao Lepri e Antonio Vangelli, Studio La Finestra, Roma. Un disegno esce su “Risorgimento”, rivista mensile diretta da Carlo Salinari. È socio della Libera Associazione Arti Figurative, partecipa alla prima mostra, nel gennaio-febbraio 1945, alla Galleria San Marco. Presidente dell’Associazione è Gino Severini, vice presidente Mario Mafai, nel consiglio direttivo figurano Pericle Fazzini, Renato Guttuso, Virgilio Guzzi, Luigi Montanarini, Toti Scialoja, Orfeo Tamburi. Tra i soci, Giovanni Omiccioli, Mirko Basaldella, Giuseppe Capogrossi, Carlo Levi, Aldo Natili, Fausto Pirandello, Sante Monachesi, Domenico Purificato, Giovanni Stradone, Orfeo Tamburi, Francesco Trombadori, Giulio Turcato, Renzo Vespignani, Alberto Ziveri e altri. Nel dicembre del 1945, Marcello Venturoli scrive ampiamente di Antonio Vangelli nel suo libro Interviste di frodo. Espone i Ponti geometrici alla Quadriennale di Roma.

1945-1950
È il secondo grande periodo della pittura di Vangelli: i ponti geometrici e, successivamente, i paesaggi industriali. Scrivono di lui i critici Marcello Venturoli, Giacomo Etna, Nicola Ciarletta, Enzo Nasso.

1949
Muore il padre, Emidio Vangelli.

1950-1952
Le opere di Vangelli presentano campi, scene e personaggi del circo.

1952
Espone, con una personale, alla Galleria La Vetrina di Chiurazzi, Roma. Cipriano Efisio Oppo (1891-1962), pittore, scenografo e critico d’arte, oltre che segretario della Quadriennale di Roma fin dal 1931, gli dedica un articolo, che esce sul “Globo”.

1953
Mostra dal titolo Antonio Vangelli. Il circo, alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis, Roma.

1954
Antonio Vangelli incomincia a viaggiare, va in Belgio, Danimarca, Francia, dove soggiorna e dipinge per brevi periodi. Mostra dal titolo Antonio Vangelli. Trenta disegni, alla Marguttina, Galleria San Marco, Roma.

1955
Nella cartella Dieci litografie originali (Il Torcoliere, Roma) esce una litografia di Vangelli in 96 esemplari numerati e firmati. Le altre nove litografie sono di Arnoldo Ciarrocchi, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mino Maccari, Mario Mafai, Giovanni Omiccioli, Domenico Purificato, Renzo Vespignani e Alberto Ziveri.

1955-1965
È il periodo in cui Vangelli s’interessa particolarmente alla serie di opere sulla Torre di Babele, le galassie e l’atomica.

1956
Mostra dei pittori Cugurra, Vangelli, Maccari alla Galleria La Loggia di Bologna.

1958
Muore la madre, Astrea Civirani. Mostra dal titolo Fantasie e paesaggi di Antonio Vangelli alla Galleria La Fontanella di Roma.

1960-1961
Varie mostre tra cui alla Galleria d’arte Ruiz (Vangelli, Gallieri, Sinibaldi) e alla Galleria Les Jardin des Arts di Roma. L’autore del libro L’oro di Napoli, Giuseppe Marotta, scrittore, poeta e giornalista napoletano (1902-1963) gli dedica un articolo sull’“Europeo”.

1962-1964
Tra le varie mostre, spiccano quelle alla Galleria Anthea e alla Galleria Russo, a Roma. In varie occasioni, Virgilio Guzzi (1902- 1978) pittore e storico dell’arte, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma prima e poi dell’Accademia di San Luca, dedica a Vangelli alcuni articoli.

1967
Viene organizzata a Roma, alla Galleria Astrolabio Arte, la retrospettiva Antonio Vangelli. Paesaggi 1947-1966, curata da Carlo Giacomozzi.

1968
Sempre Carlo Giacomozzi cura il catalogo e la mostra dal titolo Antonio Vangelli. Maschere e composizioni 1945-1968, Galleria Astrolabio, Roma.

1968-1971
Varie le mostre, fra cui: Antonio Vangelli, Galleria La Barcaccia, Montecatini Terme (1968); Istituto del Nastro Azzurro, Cosenza (1968); Bari (1971).

1972
In una galleria di via Margutta, incontra l’artista Antonio Vacca, con cui stringe amicizia. Insieme condividono viaggi e lavoro: a New York, a Los Angeles, a Amsterdam. Insieme trascorrono lunghi periodi a Villa San Carlo Borromeo, alle porte di Milano.

1973-1978
Varie mostre: Galleria La Barcaccia, Roma (1973); Galleria La Barcaccia, Firenze (1973); Fantasie del circo di Vangelli, Nuova Galleria Bateau Lavoir, Roma (1974); Galleria La Gradiva, Firenze (1974); Galleria Il Gianicolo, Perugia (1977); Antonio Vangelli. Diario per un balletto a Biarritz, Galleria Il Gianicolo, Perugia (1977); Galleria La Gradiva, Roma (1978).

1979
A La Selva di Paliano-Frosinone, Antonello Ruffo di Calabria organizza la mostra Circo, balletto, ponti e convergenze. Il catalogo raccoglie varie opere di Vangelli e scritti di Sergio Bochicchio, Michele Calabrese, Carlo Innamorati, Sante Monachesi, Antonello Trombadori, Augusto Premoli, Silvano Villani. In questa occasione l’artista Enzo Nasso gira un documentario sull’amico Antonio Vangelli.

1980
Espone alla Galleria Bruzia, Reggio Calabria.

1981
Personale dal titolo Antonio Vangelli: opere dal 1979 al 1980 alla Galleria Il Gianicolo di Perugia.

1982
Personale dal titolo Opere dal 1957 e Ipotesi di un nuovo mondo alla Galleria Il Gianicolo di Perugia.

1984
La collezione Vangelli di Tito Balestra di Longiano, CesenArte, Cesena. Il catalogo è presentato da Flaminio Balestra, nipote del poeta Tito Balestra, amico e collezionista di Antonio Vangelli.

1985
Vangelli, personale allo Studio 10 Arte di Luigi Memoli, Potenza.

1986
Personale alla Galleria La Gradiva, Roma

1987
Personale alla Galleria del Vantaggio, Roma. Vangelli. Opere dal 1945 al 1987, Galleria Il Gianicolo, Perugia.

1988
Esce il catalogo Vangelli / Segnocolore, a cura del Centro d’arte Il Gianicolo, Perugia, edizioni Loris Cappelli, Torino. Presentazione di Marcello Venturoli.

1989
Antonio Vangelli. Viaggio intorno all’obelisco di Piazza del Popolo, personale alla Galleria Il Gianicolo, Perugia.

1988-1994
Varie esposizioni. Alla Galleria La Gradiva di Roma e alla Galleria Il Gianicolo di Perugia (mostra e catalogo a cura di Robertomaria Siena).

1991
Esce il catalogo Antonio Vangelli. Un artista, una collezione, opere dal 1945 al 1991, Edizioni Luigi Parma, Bologna, con scritti di Emilio Villa, Elio Mercuri, Sergio Bochicchio. Enzo Nasso, giornalista, pittore e scrittore, gli dedica vari articoli e diversi documentari. In questo anno esce su “Specchio economico del Lazio”, Antonio Vangelli: pagliaccio inquietante. Sempre nel 1991, la Galleria Il Gianicolo di Perugia stampa una cartella con litografie di Vangelli. Per l’occasione, vari amici pubblicano le loro lettere indirizzate all’artista (Sergio Bochicchio, Carlo Innamorati, Antonello Ruffo, Franz Borghese, Leopoldo Machina Grifeo, Maria Grazia Ceccaroni, Marcello Venturoli, Lillo Bartoloni, Eligio Fulli in Lettere per Antonio).

1995
Personale allo Spazio “Alitalia per l’arte”, Centro direzionale, Roma.

1996
Personale allo Spazio “Alitalia per l’arte”, Aeroporto J.F. Kennedy, New York (presentazione di Gianluca Ciccarelli). Itinerario. Antonio Vangelli, Accademia d’Europa, Roma. Itinerari di Antonio Vangelli, Galleria Montmartre, Parma. Lontano da Itaca, Galleria Il Gianicolo, Perugia.

1997
Opere scelte 1940-60. Antonio Vangelli, Galleria d’arte Fabrizio Russo, Roma (presentazione di Renato Civello). Galleria Il Gianicolo, Perugia. Galleria Comunale, Cesenatico. Antonio Vangelli. Opere dal 1946 al 1997, Fondazione Tito Balestra, Castello Malatestiano di Longiano. Esce il catalogo con interventi di Paolo Malpezzi, Mario Luzi, Marcello Venturoli e altri.

1998
Personale alla Galleria Zizzari, Roma. Antologica alla Galleria Comunale di Cesenatico. Esce il catalogo, curato da Antonello Trombadori (Edizioni Zizzari, Roma). Partecipa a ArtePadova, con la Galleria Il Gianicolo di Perugia. Mostra dal titolo Antonio Vangelli, alla Galleria del Popolo di Aradeo, Lecce. Anna Sabre scrive un articolo dal titolo Vangelli: l’arte è un percorso (“Arte”).

1999
Il 9 luglio viene inaugurata la grande mostra dal titolo Antonio Vangelli. La festa della vita a Villa San Carlo Borromeo, Senago-Milano. Spirali/Vel pubblica il libro d’arte con lo stesso titolo.

2001
La sua arte è oggetto di studio e comparazione in Marc Chagall, Antonio Vangelli (Spirali 2001), volume curato dagli scrittori cinesi Dong Chun e Shen Dali.

2004
L’artista si spegne a Roma nel 2004.

 

Le sue opere sono esposte presso il Museo della Villa San Carlo Borromeo alle collettive Il ritratto. Le radici artistiche e culturali dell’Europa (2005); La Scuola di Roma (2006), dove appaiono accanto a quelle di Mimmo Rotella, Alberto Bragaglia, Salvatore D'Addario, Pericle Fazzini, Enzo Nasso, Cipriano Efisio Oppo, Orfeo Tamburi, Sandro Trotti, Saverio Ungheri, Antonio Vacca; Donne (2006); Il bello, l’arte, la scrittura. L’Europa, la Russia, la Cina, il Giappone (2007) e L’incarnazione del colore e la scrittura della luce (2007). Le sue opere vengono esposte anche alla grande collettiva Tesori dell’Italia (2007), tenutasi presso la Chongqing Planning Exhibition Gallery, di Chongqing, in Cina.

Nel 2007 si tiene al Vittoriano, a Roma, una grande mostra antologica retrospettiva, Antonio Vangelli. Forza del segno, magia del colore.

Al Museo di Villa San Carlo Borromeo, nella sala delle Muse, è allestita una esposizione permanente di opere di Antonio Vangelli.

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